L’anello di Carvilio: lo straziante dolore di una madre per la morte di suo figlio genera il bisogno di creare un gioiello, che ne tenga vivo il suo ricordo per sempre.
L’anello di Carvilio
Vai alla galleria fotografica completaoppure
Guarda il documentario discovery channel
Una famiglia aristocratica
L’anello di Carvilio. Roma primo secolo dopo Cristo. Questa è la storia di Ebuzia e di suo figlio di nome Carvilio Gemello. Quest’ultimo si chiamava così per la straordinaria somiglianza con il padre, Tito Carvilio. La famiglia era di ceto nobile e disponeva di larghe possibilità economiche.
La tragedia
Accade che Carvilio Gemello muore prematuramente all’età di circa diciotto anni per cause a noi poco chiare, forse per una frattura del femore. Sua madre non si da pace e presa dalla disperazione cerca di mantenere integre le sue spoglie e per questo decide di non farne cremare il corpo. Fa invece erigere un’ importante tomba e fa deporre all’ interno di un sarcofago le spoglie imbalsamate del figlio. Ella così facendo vuole ricordarlo com’era, ma non è più possibile vederne il suo volto.
L’anello di Carvilio
Ebuzia si rivolge, quindi ad un abile artigiano per farsi realizzare un anello che raffigurasse il volto del figlio. L’abilità di questo artista permise di realizzare una montatura in oro su di una piccola scultura posta dietro ad uno schermo di cristallo di rocca (Quarzo ialino, definito dagli antichi romani “acentetus,del colore dell’acqua limpida”). Il risultato è ciò che ora vediamo davanti ai nostri occhi: la visione evanescente del busto di un uomo, quasi un ologramma di duemila anni fa.
La morte di Ebuzia
Alla sua morte, fatta risalire tra i 40 e i 45 anni, Ebuzia viene tumulata con l’anello al dito in un sarcofago all’interno della medesima tomba accanto a Carvilio. Le iscrizioni scolpite sul marmo greco ci hanno fornito alcuni elementi tra i quali il proprio nome, quello del figlio e dell’altra figlia Antestia Balbina. Pare peraltro, che quest’ultima sia nata da una successiva unione matrimoniale.
La casuale scoperta della tomba
La tomba venne scoperta nel maggio del 2000 nella periferia sud est di Roma nel comune di Grottaferrata. All’interno di una proprietà privata durante i lavori di rimozione di un traliccio Enel. La proprietà è situata vicino alle catacombe AD Decimum, a pochi metri dall’incrocio della Via Latina e la Via Valeria sui Colli Albani. La macchina scavatrice s’imbatté su quello che pareva essere l’inizio di una piccola scala che scendeva nel sottosuolo.
Fonti per questo articolo: Roberto Trizio: L’anello di Carvilio. Lo straziante dolore di una matrona romana , LA STAMPA.IT: L’ombra d’oro del giovane Carvilio, la Mummia di Roma, il mamamilio.it: Grottaferrata e la Carta Archeologica: la straordinaria scoperta dell’”Ipogeo delle Ghirlande” nel 2000, Archeologia dei Colli Albani per l’archeologia e l’ambiente: UNA SCOPERTA ARCHEOLOGICA ECCEZIONALE: L’IPOGEO DELLE GHIRLANDE, GA&A production e Discovery Channel: Carvilius, un enigma dall’antica Roma, Vanilla Magazin, Cecilia Fiorentini: L’Anello di Carvilio: dall’Antica Roma un Gioiello inestimabile
Lascia un commento