Legatovagliolo-legasalviette in argento: lavorazione
Legatovagliolo-legasalviette in argento: la realizzazione di un legatovagliolo in argento comincia dal taglio delle liste rettangolari. Esse verranno poi girate a formare una fascia circolare che verrà saldata (brasata) con saldatura dura. Essa fonde ad alta temperatura, vicina alla temperatura di fusione del metallo stesso.
Dopo essere stato saldato l’oggetto viene immerso in soluzione acida decapante per pulirne la superficie. Successivamente, la giuntura nella fascia é battuta a martello al fine di farne scomparire la vista. Successivamente si riscalda al colore rosso per la cottura al fine di renderla nuovamente malleabile.
Si prepara il filo per il bordo mezzo tondo utilizzando la trafila manuale o il più pratico laminatoio da filo. Questo filo sarà tagliato alla giusta misura e sagomato alla forma di anello tondo. Anch’esso saldato sulla giuntura che sarà anche limata e lucidata al fine renderla invisibile.
Inserimento anelli:
Ottenuti gli anelli di filo di sezione mezzo tonda, si inseriscono in una forma conica specifica in acciaio. La battitura imprimerà la forma dello stampo stesso (spina). In questo modo si otterranno due bordini della misura perimetrale esatta al fine si entrare esternamente sulla fascia del legatovagliolo.
Il legatovagliolo battuto a martello prende la corretta forma utilizzando la stessa spina conica utilizzata per i bordi di filo mezzo tondo. si otterrà così, una fascia della forma desiderata e due bordi della precisa misura. Si potrà allora procedere con l’inserimento dei bordi sui lati esterni dell’oggetto, e posizionati alla giusta distanza tra essi.
Ora si potrà saldare i bordini sulla fascia sagomata spennellando per bene uno strato di disossidante (borace). Un secondo tipo di bacchetta di saldatura ( saldatura tenera), con un punto di fusione più basso sarà utilizzata ora, per non compromettere la tenuta della saldatura sulla fascia eseguita precedentemente
Bisognerà scaldare con cautela per non raggiungere una temperatura troppo alta che rischierebbe di rovinare il metallo o il giunto precedentemente saldato. Ma anche non bruciare il borace che non assolverà più alla sua funzione di disossidante e flussante.
Effettuata la brasature bisognerà di nuovo decapare il pezzo per pulirlo e si potrà procedere con la marchiatura obbligatoria per gli oggetti in metallo prezioso. Ciò tramite punzoni che sotto un colpo di martello imprimono il proprio marchio di garanzia. In particolare il marchio del fabbricante, nel nostro caso 390VI ed il titolo del metallo utilizzato 800/1000 o 925/1000.
Legatovagliolo-legasalviette in argento: fase finale
Fatto ciò si taglia lo sfrido in eccesso che ci era servito per sostenere la saldatura tenera durante la brasatura dei bordini, utilizzando una cesoia da metallo. I residui di bave si limano via con il passaggio di una tela vetrata rotante che ne liscia il contorno.
A questo punto il pezzo è pronto per essere lucidato usando spazzole di sisal e spazzole di cotone co l’ausilio di specifiche paste abrasive da sgrosso e da finitura lucida. Nella nostra bottega la rifinitura finale si ottiene con la spazzola con crini di alpacca molto sottili che girano su di un asse e sotto il filo d’acqua continuo (brus-cià)
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